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Guida fotografica del Vallo di Diano: luoghi, paesaggi e persone

Questo volume è stato realizzato dalla Comunità Montana Vallo di Diano, nell’ambito del progetto della Strategia delle Aree Interne SNAI “VDD 2.2 Promozione e marketing della destinazione e dei prodotti turistici” cofinanziato dalla Regione Campania con fondi POR Campania FESR 2014-2020. Gli scatti raccolti ripercorrono i due anni di progetto e la volontà di comunicare un territorio vivo che guarda al futuro con fiducia. E’ suddiviso in tre sezioni tematiche: ambienti che dìano ispirazioni, luoghi che dìano bellezza e mani che dìano futuro intrecciate tra loro. Per i luoghi il racconto fotografico predilige i paesi e alcuni particolari dei beni culturali, per i paesaggi il racconto si articola in ambienti e tratti naturalistici rappresentativi, mentre le persone sono narrate attraverso le loro mani e i loro volti. Storie di donne e uomini che danno senso ai luoghi e ai paesaggi attraverso l’opera quotidiana di chi ha deciso di restare in questa terra. La destinazione Vallo di Diano si presenta, così, in maniera autentica e vera senza nessuna finzione. La cura del paesaggio mediterraneo in questo pezzo del grande puzzle del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni che si fonde con i Monti della Maddalena ad Est diventa il filo conduttore delle immagini selezionate. Questo rilevante patrimonio culturale, naturalistico e antropologico è un viaggio nel tempo che speriamo stimoli a “rallentare” e conoscere le nostre comunità. Francesco Cavallone Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Antonio Pagliarulo Assessore al turismo delle Comunità Montana Vallo di Diano

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Nasce Belle Storie di Comunità per raccontare l’Area Interna Vallo di Diano

Sono tante le “Belle Storie di Comunità” collegate alle attività della Comunità Montana Vallo di Diano, e in particolare alla Strategia delle Aree Interne. Per raccontarle e farle conoscere a tutti, l’Ente Montano valdianese lancia il primo numero del bollettino multimediale “Belle storie di Comunità”, moderno e coinvolgente strumento di informazione pensato appositamente per raggiungere in modo particolare i cittadini del Vallo di Diano. Sotto i riflettori ci sono i progetti messi in campo dalla Comunità Montana Vallo di Diano, visti soprattutto dalla prospettiva degli utenti ai quali sono rivolti: una narrazione “capovolta” attraverso la quale i servizi attivati per la propria utenza vengono raccontati dalle persone alle quali sono destinati. È un nuovo modello di comunicazione che punta a migliorare la comprensione del lavoro che l’Ente Montano valdianese svolge per il cittadino, in modo non più̀ unidirezionale. Cittadini, studenti, professionisti, imprenditori e lavoratori, intervistati nel proprio contesto di riferimento, diventano testimoni della valenza sociale del lavoro dell’ente, mostrandone l’impatto positivo in termini economici e sociali. Coinvolgere, emozionare e informare: attraverso le video-testimonianze si mostrano gli effetti in concreto dell’azione dell’ente montano. Il bollettino multimediale realizzato dalla Comunità Montana Vallo di Diano è uno strumento innovativo, che integra diversi modi di comunicare in un unico “contenitore”: fruibile dall’utente in qualunque momento, in qualsiasi luogo. Senza dover installare nulla sul proprio computer, sul proprio tablet o sul proprio smartphone: basterà̀ una semplice connessione internet. È un linguaggio multimediale, che integra testo e immagini con contenuti multimediali e interattivi, totalmente diverso dalla comunicazione “statica” propria dei periodici cartacei o in formato PDF on-line. Lo scopo è quello di rendere sempre più le attività della Comunità Montana comprensibili e alla portata di tutti, in modo puntuale e preciso ma allontanandosi dagli eccessivi “tecnicismi” propri delle fasi analitiche e progettuali. È un modo per coinvolgere sempre più̀ il cittadino, migliorando la condivisione delle informazioni: attraverso una migliore percezione delle attività̀ svolte, di quelle in corso e di quelle da realizzare, cresce anche il rapporto di fiducia con la comunità del Vallo di Diano. “Belle storie di Comunità”, oltre alla grande varietà̀ di contenuti interattivi, presenta una grafica accattivante e materiale figurativo utile a catturare la curiosità̀ del lettore. La Strategia delle Aree Interne è un programma di rilancio del territorio molto complesso e difficile da far comprendere, per cui abbiamo pensato di farlo raccontare da coloro che hanno avuto finora la possibilità di beneficiare del lavoro dell’ente montano. Da qui l’idea di realizzare uno strumento multimediale e interattivo, in grado di comunicare i risultati in modo semplice e innovativo, attraverso le testimonianze dirette dei cittadini del territorio”.

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Turismo, Pagliarulo: il Vallo di Diano al Forum Internazionale di Matera per rafforzare la nostra immagine

Anche la Comunità montana Vallo di Diano ha preso parte al Forum Internazionale del Turismo Italiano. L’evento, itinerante, si è svolto a Matera il 12 febbraio scorso. L’Ente montano, rappresentato dall’assessore Antonio Pagliarulo, ha partecipato con Visit Vallo di Diano, progetto di sviluppo turistico sviluppato proprio all’interno della Comunità montana. “La nostra presenza qui dimostra ancora una volta come il Turismo svolga un ruolo di primaria importanza per la crescita sociale ed economica del Vallo di Diano” ha dichiarato a margine Antonio Pagliarulo “sono convinto che siamo sulla strada giusta per rafforzare la nostra reputazione come meta turistica. Le aree interne come il Vallo di Diano, ricche di paesi dotati ognuno di una propria peculiarità a vivibilità, possono giocare un ruolo importante nello scacchiere turistico nazionale ed estero”. Il Forum del Turismo, promosso da Il Sole 24 ORE e APT Basilicata, ha visto la partecipazione anche dell’Uncem con i suoi vertici nazionali e regionali. In primis Marco Bussone, presidente nazionale Uncem. Bussone ha messo però in guardia da alcuni pericoli sulla strategia turistica nazionale in particolare sul bando PNRR intitolato Borghi Turistici e Culturali. “Sui paesi c’è il rischio di spendere male le risorse. Dobbiamo evitare di fare dei paesi dei luoghi magici di mera destinazione turistica. Per evitarlo occorre puntare sulle comunità che li vivono, non finte o con i costumi tipici, non riserve come per gli indiani che andiamo a fotografare per mero folclore”. È opinione largamente condivisa in Uncem che vadano sostenute associazioni, bar, negozi, piazze. E servizi, diritti di cittadinanza, scuole, trasporti, sanità. “Prima di tutto per chi ci vive” ha concluso Bussone “l’ho detto anche con forza anche a Trenitalia e RFI, affinché investano, e alle Regioni affinché credano non tanto a fantomatici piani per le aree interne, quanto a strumenti per consentire la vita in quei paesi, delle Alpi e degli Appennini”.

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